HAMISK E CANNAVARO A CITTÀ DELLA SCIENZA, PARLANO DEL LORO AMORE PER NAPOLI

Il convegno sulla medicina dello sport ha avuto due ospiti davvero speciali: Marek Hamsik e Paolo Cannavaro, i “due capitani” della squadra partenopea.
Proprio come l’idea di tenere il convegno a Città della Scienza, i due sportivi rappresentano l’amore per Partenope, sia essa città natale o madre adottiva.
Arrivati durante l’intervento di Aurelio De Laurentiis, presidente del club, i calciatori sono stati accolti con l’abituale ma sempre emozionante calore napoletano.
Ad attenderli numerosi ragazzini, primi tra tutti a notare l’ingresso degli atleti e a segnalarlo a tutti i presenti con la loro frenetica seppur celata agitazione, e i loro occhi lucidi di chi ha visto un mito.
Ma neppure i “grandi” sono riusciti a trattenere l’entusiasmo: di colpo giovani e meno giovani sono scattati in piedi con ogni sorta di aggeggio tecnologico per immortalare con foto e riprese i propri beniamini.
Tanto impavidi in campo quanto timidi sotto i riflettori, i giocatori hanno preso la parola tra la concitazione della stampa e del pubblico.
Il primo a parlare è Paolo Cannavaro, capitano della squadra, che spiega ai ragazzi che preservare la salute è importante non sono per gli atleti, e li invita quindi ad evitare il fumo e a ridurre il consumo di alcool.
I presenti acclamano le parole di Cannavaro, e incitano il ben più timido Hamisk a cui è rivolta una domanda più personale: come si sente a proposito del fatto che è considerato un idolo.
Lo slovacco dice di sentire la responsabilità del suo ruolo, e scherza sul fatto che le mamme forse non sono contente del fatto che porta la cresta. E mentre i ragazzini in visibilio urlano “Marek, sei uno di noi!”, lui afferma di volersi comportarsi al meglio fuori e dentro il campo per essere un vero esempio da seguire.
Per finire, il giornalista Enrico Varriale chiede ai due calciatori: “Voi due avete ‘sposato’ il progetto Napoli, mi spiegate il perché?”
Hamsik risponde spiega il suo legame affettivo con il Napoli, che lo ha fatto crescere a livello calcistico ma non solo e spiega di voler ancora crescere insieme a lui.
Cannavaro invece, da buon napoletano, afferma che è sempre stato tifoso del Napoli e che quindi a sempre creduto nella squadra, anche quando era in serie B.
“Con un presidente da Europa- era solito dire con una certa veggenza- rimarremo in B ancora per poco”