L’OBESITÀ E I CASI DI CRONACA: INFORMARE E PREVENIRE

“Muore per dimagrire”, un titolo che troppo spesso compare sui quotidiani per raccontare fatti di cronaca che vedono protagonisti pazienti che si sottopongono a interventi di chirurgia dell’obesità’. Ma in questo campo sono numerose le tecniche all’avanguardia e sono altrettanto numerosi i casi di buona sanità con operazioni di chirurgia perfettamente riuscite.
Proprio per una corretta informazione, per rendere noti dati, numeri e illustrare le tecniche innovative per questo tipo di interventi chirurgici sempre più diffusi, la Società Napoletana di Chirurgia ha organizzato un dibattito.
Al centro del dibattito, che si è concluso con una sorta di Question Time, a cui hanno partecipato medici chirurghi, pazienti ed esponenti del mondo dell’informazione, la chirurgia dell’obesità.

La Campania presenta tassi di prevalenza di obesità patologica impressionanti e, malgrado carenze strutturali croniche, livelli di professionalità medico-chirurgica notevoli.
L’intento dell’incontro napoletano promosso dalla Società Napoletana di Chirurgia (SNAC), con il patrocinio della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche (SICOB), è stato proprio quello di fare chiarezza su questo tipo di interventi.

Gli addetti ai lavori hanno illustrato ai pazienti e ai media quali sono i casi cosiddetti difficili, come prevenire eventuali danni, quali sono le prerogative degli interventi chirurgici, quali i soggetti che possono sottoporsi alla chirurgia dell’obesità.

“La necessità di promuovere il meeting – afferma il prof. Mario Musella, docente di chirurgia generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – nasce da una considerazione che è sotto gli occhi di tutti: la chirurgia bariatrica è nell’occhio del ciclone. Il titolo “muore per dimagrire” a volte è legittimo, altre volte lo è sicuramente meno. Viene da chiedersi se siamo di fronte a un fenomeno preoccupante e forse sottostimato, o se la fisiologica necessità da parte dei media di “fare notizia” non stia assumendo carattere di forzatura. Ecco quindi come attraverso una formula forse inconsueta per un meeting scientifico, ho pensato che fosse arrivato il momento di fare chiarezza, con tutti e verso tutti”.

Gli esperti, come si evince dalle relazioni che seguono, hanno fornito in maniera molto didascalica e sintetica un messaggio il più possibile equilibrato sui reali rischi ed i benefici della chirurgia bariatrica, il tutto con l’obiettivo di stimolare una discussione costruttiva con i media e le principali associazioni dei pazienti.

Ha moderato i lavori la giornalista Anna Maria Chiariello. Cordinatori; Ludovico Docimo, Ordinario di Chirurgia Generale della Seconda Università degli Studi di Napoli Mario Musella, Associato di Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.