PER HAMSIK CINA PIÙ VICINA MA NON GIOCHERÀ CON IL GUANGHZOU DI CANNAVARO

Le sirene cinesi suonano decise verso Marek Hamsik: il capitano del Napoli viene dato per sicuro partente anche se la palla è passata nelle mani del presidente azzurro Aurelio De Laurentiis. Si tratterebbe solo di una questione di prezzo per la cessione di Hamsik ad una squadra cinese. Gli asiatici però sembra che non vogliano pagare i 30 milioni chiesti dal Napoli anche perché in Cina c’è stato un giro di vite sui folli acquisti di calciatori ed ogni squadra deve versare il corrispettivo di quanto pagato al governo cinese. Sarebbero cioè 60 milioni. Giudicati forse un po’troppi.


Marekiaro sembra convinto di poter finire in panchina con Zielinski titolare e preferirebbe andare via. Ma non dovrebbe essere la squadra allenata da Fabio Cannavaro e cioè il Guanghzou perché lo stesso allenatore in un’intervista al Corriere dello Sport ha fatto sapere che non toglierebbe il capitano al Napoli dopo averne parlato anche con suo fratello Paolo e con il procuratore del calciatore slovacco.
Cannavaro adesso è in Italia: dopo una puntata a Napoli per salutare amici e familiari è volato a Catania dove ha assistito alla partita col Siena: è lì, a Torre Grifo, quartier generale degli etnei, che il Guanghzou trascorrerà 15 giorni di ritiro. Mister Cannavaro lo scorso anno portò il Tianjin Quanjian, sua ex squadra, a Torre del Grifo per un ritiro invernale, poichè si trovò bene adesso ha scelto nuovamente di allenarsi alle pendici dell’Etna, per effettuare un periodo di ossigneazione e ritiro ed è già al lavoro da oggi. Il 23 giugno il Guangzhou Evergrande andrà a Milano per disputare un’amichevole con un’altra squadra asiatica.