WALTER MAZZARRI LASCIA IL NAPOLI ECCO BENITEZ, VUOLE LO SCUDETTO


Per ora l’unica certezza che abbiamo è che Walter Mazzarri spera di finire all’Inter perché la sua esperienza napoletana, costellata di successi ma anche segnata da rapporti complicati con Aurelio De Laurentiis, è finita. Potrebbe anche trasferirsi all’Anzhi football club, in Daghestan, ai confini con la Cecenia, ad allenare la squadra gialloverde del lusso e dei rubli, in una zona del globo dove attentati e filo spinato, bunker e uomini armati sono pane quotidiano. Si dice che il proprietario della squadra, tale Suleyman Kerimov, multi miliardario inseguito da mille sospetti e solidi rapporti con Valdimir Putin, per il tramite di Samuel Eto’ pare ne abbia sondato la disponibilità. L’opera di Mazzarri costerebbe 9 milioni di euro l’anno, un contratto da 3 anni, per allenare l’Anzhi in Champions League, competizione dove troverebbe il “suo” Napoli. Sarebbe una scelta di vita oltre che economicamente interessante per un allenatore che ha mostrato di avere idee chiare ed è capace di tirare fuori sangue persino dalle rape. Mazzarri ora che ha ufficializzato il suo addio al Napoli ha poco tempo per decidere. E l’Anzhi potrebbe essere una metà interessante. Certo pesa nella scelta il cambio radicale di stile di vita. Andrebbe ad allenare una squadra i cui calciatori si allenano e vivono a Mosca, a quasi 1.500 chilometri dallo stadio della città dove giocano, Makhachkala. Il venerdì vanno in ritiro sulle limousine e dopo la partita ripartono. Altra meta d’interesse per Mazzarri è l’Inter di Moratti. Campionato inglorioso, finito con una sconfitta bruciante subita in casa dall’Udinese, una squadra vecchia, letteralmente da rifondare e un presidente che ha voglia di riscatto. L’Inter del triplete e della sbornia di vittorie dell’era Mourinho è sparita dal calcio che conta. E il giovane Stramaccioni, con tutto il rispetto, non sembra la guida tecnica capace di rifondare una delle squadre più titolate e blasonate del Vecchio continente, peraltro in un anno in cui è fuori da tutte le competizioni che contano. In questo caso l’offerta economica per il tecnico livornese non è paragonabile a quella del miliardario del Daghestan ma è assai appetibile dal punto di vista tecnico. All’Inter Mazzarri potrebbe costruire assieme a Moratti la squadra scudetto con tanti top player che non è riuscito a mettere assieme a Napoli. Quale che sia la destinazione, Walter Mazzarri merita stima, rispetto e considerazione. Ha fatto benissimo in una città che vive il calcio con una intensità che non ha pari al mondo, è riuscito a tenere sempre al riparo il suo Napoli dalle polemiche e a proteggerla dalle maldicenze, facendo ottimi risultati. Quattro anni a Napoli sono tanti per un carattere fumantino come quello di Mazzarri. Quattro anni sono troppi per un uomo che ha avuto più di un motivo di attrito con il suo presidente, Aurelio De Laurentiis, certo non un carattere semplice. Mazzarri, però, a dispetto di tanti che frequentano il dorato mondo del calcio, ha lasciato una piazza importante come Napoli con la stessa educazione e lo stesso rispetto con cui c’era arrivato. In punta di piedi, in silenzio, senza fare polemiche, dicendo solo che un bel periodo della sua vita si è chiuso. Chi verrà a Napoli? Chi lo sostituirà? Raphael Benitez, Rafa per gli amici, dicono i bene informati. Dicono che il tecnico spagnolo sia entusiasta, che ama Napoli dove troverebbe un ambiente e una cultura simile a quella spagnola. Dicono – sempre i bene informati – che non vede l’ora di cominciare ad impostare, con De Laurentiis che dovrebbe vedere nelle prossime ore, la nuova stagione del Napoli da Champions. E dicono anche che vuole una squadra diversa, più aggressiva, con maggiore possesso del pallone e fulminee verticalizzazioni. Idee precise insomma per un Napoli che vuole fare un altro passettino in avanti in Italia e in Europa. Senza il matador Edinson Cavani?