BRASILE 2014, IN CINA È FEBBRE DA MONDIALI

Anche se la Repubblica popolare cinese si è qualificata solo una volta per i Mondiali di calcio (nel 2002, e la nazionale orientale fu eliminata comunque al primo turno senza riuscire a segnare nemmeno un gol), in Cina è letteralmente scoppiata la febbre da Brasile 2014.
Su internet, sui social media, non si parla d’altro, e si cercano rimedi e aiuti per far combinare la voglia sfrenata di vedere le partite e la vita di tutti i giorni,dal momento che le gare vengono trasmesse in Cina tra le 4 e 6 del mattino ora cinese. Alcune società sono venute incontro ai dipendenti concedendo ferie.
La Uc, una importante società che lavora nel campo di internet a Guangzhou, ex Canton, ha deciso di permettere ai dipendenti di chiedere tre giorni di ferie in occasione dei mondiali, qualora si sentissero troppo stanchi per andare a lavorare dopo aver passato la notte svegli a vedere le partite. La stessa società ha anche fatto istallare maxi schermo nella caffetteria dei dipendenti, offrendo bibite e snack per vedere le partite. Su internet, sui propri microblog, molte stazioni di polizia hanno scritto raccomandazioni in occasione dei mondiali come quelle di non bere troppo, non guidare da ubriachi, non picchiare le mogli, non fare troppo chiasso.
Nel 2006 quasi 4 milioni di cinesi si sintonizzarono sui match, mentre nel 2010 i tifosi del “Dragone” salirono a 17 milioni, un numero destinato a salire ancora. Come sembra destinato a salire il numero dei certificati di malattia durante il torneo. Almeno è quanto afferma la Cnn che scrive che molti cinesi «si stanno procurando falsi certificati di malattia su siti commerciali come Taobao».