DALLA CINA ARRIVA A NAPOLI L’ESERCITO DI TERRACOTTA

Entri in una chiesa e ti ritrovi nella Cina di duemila e 200 anni fa. Le riproduzioni di 170 soldati dell’esercito di terracotta, il famoso gruppo statuario ritrovato nella regione dello Xi’An, sono esposte nella basilica dello Spirito Santo in via Toledo per la mostra internazionale “L’esercito di terracotta e il primo imperatore della Cina”. Le imponenti navate della chiesa cinquecentesca sembrano la location perfetta per i guerrieri posti simbolicamente a guardia del mausoleo del primo imperatore cinese Qin Shi Huangdi. Oltre alle statue, ci sono riproduzioni di armi, armature, carri da guerra, vasellame e oggetti della vita quotidiana dell’antica Cina. Pezzi ricavati dagli unici calchi esistenti, frutto del lavoro e delle attente rifiniture di artigiani cinesi della regione dello Xi’An che portano avanti la grande tradizione dell’arte orientale. Ma il pubblico potrà anche immergersi in un vero e proprio viaggio nella Cina di 2.200 anni fa grazie alle videoproiezioni a grandi dimensioni, audioguide e zone interattive che raccontano la storia della necropoli e del Primo Imperatore, il suo esercito, le conquiste militari, il processo di realizzazione dell’Esercito di Terracotta, la tomba dell’Imperatore e gli scavi archeologici, circondati da affascinanti suggestioni luminose e audiovisive. La mostra sarà visibile fino al 28 gennaio.


L’Esercito di Terracotta rappresenta una delle più grandi scoperte archeologiche del nostro secolo e dal 1987 è stato inserito nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Fu l’ex presidente francese Jacques Chirac a riconoscere, sempre nel 1987, l’Esercito di Terracotta come l’Ottava Meraviglia del Mondo. L’Esercito di Terracotta è un insieme di statue messo simbolicamente a guardia del mausoleo del primo imperatore cinese Qin Shi Huangdi (260 a.C. – 210 a.C.) e destinato a servirlo nell’aldilà. L’imperatore volle che il proprio fidato esercito lo proteggesse anche dopo la morte e ordinò l’esatta riproduzione di tutti i suoi componenti, con i quali portò a termine la sua missione di unificare la Cina dell’epoca.