IL TERZO TEMPO: DE LAURENTIIS SCOMMETTE SUL RUGBY

Aurelio De Laurentiis, al Festival di Venezia per presentare il film ‘Il terzo tempo’, ha parlato di cinema e del Napoli. “Film per la mia squadra? Con il Napoli dobbiamo scrivere la partitura dello scudetto. Cercheremo di comporla al più presto, così come quella della Champions League. Io voglio un calcio che si evolva, mi davano del visionario, poi i fatti mi hanno dato ragione. Dovremo creare un torneo che sia più importante della Champions League. Incorporare, magari, Champions ed Europa League, un torneo in cui i veri proprietari siano i club” .

Il terzo tempo, un film intimo in cui il rugby fa da sfondo a storie di personaggi problematici: il giovane appena uscito dal riformatorio (e a rischio carcere), il suo assistente sociale (Stefano Cassetti, l’ex “Roberto Succo”) e la figlia di quest’ultimo. Si raccontano complicate dinamiche familiari e un rapporto di stima e amicizia che nasce da forti tensioni. Una storia su come ci si rimette in piedi dopo aver incassato le batoste della vita. Una narrazione molto classica, piazzata però al posto giusto: la provincia romana, l’hinterland del Lazio che affascina con i suoi colori e atmosfere. Ritmo e ambientazione che quasi sembrano uscite da un tipico film indipendente americano con paesaggi lontani dall’ansia metropolitana, dove però i problemi sono altrettanto complessi.