LA BANDA MAZZARRI SBARCA A PECHINO PER DARE UN ALTRO DISPIACERE ALLA SIGNORA. IN CINA NASCERA’ IL PROSSIMO MARADONA: PARLERA’ MANDARINO E AVRA’ GLI OCCHI A MANDORLA

All’aeroporto di Pechino c’erano trecento tra ragazzini e qualche signore un po’ più attempato ad attendere la comitiva di mister Mazzarri. Il dream team azzurro è sbarcato sul suolo cinese alle 7 e 35 ora locale. Il Patron Aurelio De Laurentiis e i leoni azzurri vogliono conquistare la Supercoppa contro l’odiata (in senso sportivo, s’intende) Juventus. Ma vogliono farsi amare dal Paese diventato la locomotiva economica del mondo: la Cina.

Dopo circa 10 ore di aereo i calciatori hanno messo il naso fuori dall’aeromobile e sono entrati nell’enorme scalo pechinese dove evidentemente non s’aspettavano l’entusiasmo di centinaia di tifosi che indossavano sciarpe e magliette dei calciatori del Napoli e urlavano cori incomprensibili. Certo c’erano le magliette di Lavezzi e Montervino, passato recente e remoto di un Napoli che fu, ma anche tanti cartelloni con osanna in un italiano ed inglese approssimativo per Cavani e Pandev, tra i calciatori più conosciuti in questo nuovo mondo che si chiama Cina e che è affamato di qualunque novità arrivi dalla vecchia e stanca Europa. Il calcio è la nuova frontiera del divertimento in Cina. Se da queste parti s’innamorano di questo sport, tempo qualche anno e il Paese da un miliardo e passa di abitanti che stravince in qualunque competizione sportiva stracciando la concorrenza di chiunque (vedi il medagliere dell’Olimpiade di Londra), il prossimo Maradona o Messi o Pele avrà gli occhi a mandorla e si chiamerà Chen, Wang o Li. Forse sarà mister Lippi, commissario tecnico della Cina a 10milioni di euro l’anno d’ingaggio, a sfornare il primo Maradona in salsa gialla. Altro che tango argentino o samba brasiliano, si accettano scommesse: il prossimo uomo in mutande capace di dare del tu alla pelota e farà innamorare i tifosi di tutto il mondo parlerà Mandarino. E’ la legge dei grandi numeri. Poi si sa, i cinesi non avranno un’eccezionale fantasia ma sono metodici e nel lavoro come nello sport ci mettono tutto l’impegno possibile pur di eccellere. Ma torniamo alla banda Mazzarri. Dopo l’abbraccio con i tifosi cinesi, la fuga nell’albergo, qualche ora di sonno per tenere sotto controllo la fatica del jet lag e poi subito al campo da gioco. Primo allenamento al “Worker Stadium” di Pechino. Lo Stadio del lavoratore. Piccola sgambatura, qualche palleggio, piccola seduta psicologica a centrocampo tra Mazzarri e i calciatori e via, di nuovo in albergo per riposare. C’è da smaltire sempre il jet lag. Domani il secondo allenamento sarà aperto al pubblcio e alla stampa. I convocati del Napoli sono De Sanctis, Rosati, Colombo, Aronica, Britos, Campagnaro, Cannavaro, Fernandez, Gamberini, Grava, Bariti, Behrami, Donadel, Dossena, Gargano, Hamsik, Inler, Maggio, Zuniga, Cavani, Insigne, Pandev, Vargas. Sono gli uomini dell’azzurro team che vogliono dare alla Signora Juve un altro dispiacere dopo quello della Coppa Italia.

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Cavani in aereo. La foto è stata pubblicata su Twitter da Edinson Cavani