“VETRINE”, ANDY WARHOL AL PAN DI NAPOLI

“Amo Napoli perché mi ricorda New York, specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice. Ma a Napoli c’è anche il pesce migliore, la migliore pastasciutta ed il migliore vino. Cos’altro potrei aggiungere?”


Così il genio visionario Andy Warhol descriveva Napoli, nel non troppo lontano 1980.
Ed è proprio la bella “New York italiana” ad ospitare ora una mostra del grande artista.
Infatti, dal 18 aprile al 20 luglio sarà allestita al PAN l’esposizione “Vetrine” curata da Achille Bonito Oliva ed organizzata dall’associazione “Spirale d’idee” in collaborazione con l’Assessorato alla cultura e al turismo del comune di Napoli.

Un’occasione da non perdere per turisti e partenopei, che avranno modo di ammirare oltre 180 opere del più celebre esponente della pop-art, alla scoperta del legame che lo univa alla città di Napoli, della quale Warhol si innamorò a metà degli anni ’70 grazie all’amico gallerista Lucio Amelio e a Mario Franco.

La ‘capitale del mediterraneo’ è stata una grande fonte d’ispirazione per l’artista statunitense, basti pensare alla serie “Vesuvius” o all’headline work “Fate presto” (basato sulla prima pagina de “Il mattino” che riportava la notizia del terremoto dell’Irpinia)

La rassegna artistica comprende ritratti di illustri personalità napoletane e le “Napoliroid” (le sue ‘vedute partenopee’), la serie “Ladies and Gentlemen”, i disegni realizzati partendo dalle fotografie di Wilhelm von Gloeden (acquistate proprio dall’amico Amelio), la famosa “serie di Marylin” oltre che opere “pubblicitarie” (realizzate per case discografiche, negozi di lusso, brand di calzature, grandi distribuzioni dei supermarket) che segnarono il suo passaggio da grafico ad artista.